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IL DOPING NEL CALCIO: USO E ABUSO DEI FARMACI, UNA DENUNCIA SCOTTANTE UTILE PER TUTTI I GIOVANISSIMI

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BasileusI
view post Posted on 6/10/2008, 17:15




IL DOPING NEL CALCIO: USO E ABUSO DEI FARMACI

Premessa
Lunedì 06 ottobre 2008 il quotidiano City (www.city.it) ha pubblicato un' intervista resa a Domenico Coviello dal Claudia BEATRICE , figlia del giocatore ex Fiorentina Bruno Beatrice, morto nel 1987 per leucemia a causa del doping. Oggi Claudia Beatrice è impegnata in una dura battaglia volta a moralizzare l’ambiente del calcio per ricondurlo ad una dimensione realmente sportiva, in cui la vittoria in una competizione sia realmente appannaggio del più meritevole per doti fisiche naturali e non per accrescimenti muscolari indotti dall’uso di farmaci dopanti.

Tutto cominciò nel lontano 1941 allorquando Henry Louis Gehrig, celebre giocatore statunitense di baseball venne colpito da un morbo devastante, sconosciuto all’epoca: la SLA, ossia la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), successivamente identificato come “morbo di Lou Gehrig”.

Dalle pagine di Wikipedia apprendiamo che la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali - 1° motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici - 2° motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. Fu descritta per la prima volta nel 1860 dal neurologo francese Jean-Martin Charcot, ed attualmente le sue cause sono ancora ignote.

Nel 1968 il morbo di Gehrig viene diagnosticato per la prima volta ad un calciatore italiano: Armando Segato, giocatore della Fiorentina negli anni ‘50. Morirà nel 1973.
Nel 1987 è la volta di Bruno Beatrice, giocatore della Fiorentina, che muore di leucemia.
Nel 2002 anche Gianluca Signorini, ex capitano del Genoa, muore di SLA.
Ultimo caso in ordine di tempo quello di Stefano Borgonovo (ex Milan e Fiorentina) che, nel corso del 2008 annuncia di essere malato di SLA. Dopodomani a Firenze si terrà una partita di beneficenza tra Fiorentina e Milan per non dimenticare e, soprattutto, per sensibilizzare su questo scottante e vergognoso fenomeno.

Dalle pagine di questo forum, casomai qualcuno leggerà questo post, rivolgo una piccola e modesta richiesta: invitate a Firenze anche Zdeneck Zeman, sfortunato quanto celebre allenatore di calcio, costretto a fare il pendolare per aver avuto il coraggio di scoperchiare, primo e unico, il pentolone della casta calcistica.

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Bruno Beatrice in una fase di gioco con la maglia della Fiorentina



L'intervista

L’8 ottobre a Firenze ci sarà al partita Fiorentina Milan per sostenere la Fondazione Borgonovo. Come giudica la vicenda che ha colpito Stefano Borgonovo, ex giocatore malato di sclerosi lateralea miotrofica (Sla)?
Non sono un medico ma credo che le cause di certe malattie che colpiscono i calciatori non siano fatalità. Le cause stanno in pratiche come l’abuso di medicinali o di sistemi terapeutici o di allenamento. Mio padre è morto per questo e non auguro a nessuno di finire come lui.

Queste iniziative, come anche il Memorial Bruno Beatrice che la Fiorentina vuole organizzare in ricordo di suo padre, sono positive o servono a poco?
Io spero che siano dei segnali che il mondo del calcio cambia e che sul problema del doping si comincia a voltare pagina, spero che queste iniziative continuino.

Suo padre è morto a 39anni di leucemia. Voi avete sostenuto che fu colpa dei trattamenti medici a cui fu sottoposto quando era alla Fiorentina. Adesso è indagato, fra gli altri, per omicidio preterintenzionale l’allora allenatore viola Carlo Mazzone...
In particolare mio padre nel 1976 fu sottoposto a una terapia a base di raggi Roentgen per farlo guarire in fretta da una pubalgia. In 90 giorni fu bombardato di radiazioni: subì centinaia di trattamenti. Duravano anche un’ora. E chi glieli faceva non poteva non sapere che erano pericolosi per la salute. Dieci anni dopo mio padre morì di leucemia.

Come reagirono i compagni di squadra, il mondo del calcio in genere?
Scomparvero nel nulla. Mio fratello e io eravamo bambini, mia madre rimase sola.

Che ricordo ha della malattia di suo padre?
Nemmeno uno. Zero. Ho invece ricordi di quando ero piccolissima, avevo un anno, un anno e mezzo. Ho ricordi di gite in famiglia al mare, feste, cene, Natale, cose belle insomma.

Se un giorno suo figlio volesse fare il calciatore cosa gli direbbe?
Sa, sono fidanzata con un arbitro! Quindi non avrei nulla in contrario se mio figlio volesse giocare a pallone, però certo gli direi di stare attento a pasticche e aiuti vari. E starei attenta anch’io.

Nel 2006 ha fondato l’ Associazione vittime del doping (clicca qui). Di cosa si occupa ?
Cerchiamo di informare le famiglie e i ragazzi su cosa è il doping e che pericoli nasconde. Attorno al doping c’è molta vergogna e omertà. Io faccio sempre appelli a chi in una piscina, in una palestra, nel calcio o altrove sa o pensa che ci siano situazioni di doping, a contattarci, in modo che si possa intervenire con la prevenzione o con l’assistenza medica e legale.

Aiutate anche economicamente gli atleti che si ammalano?
Quando possiamo, dato che ancora abbiamo pochi fondi, sì. L’anno scorso, ad esempio, feci arrivare un messaggio all’ex giocatore malato di leucemia Salvatore Garritano (fra gli anni ‘70 e‘80 ha giocato nel Torino, a Bologna, Terni, nella Sampdoria e nella Pistoiese. Del suo caso si è occupato il pm Raffaele Guariniello, ndr.) per offrirgli ospitalità nel caso volesse curarsi in Toscana. Chi si ammala a causa del doping poi deve sostenere spese molto costose per curarsi. Ci sono calciatori che si sono ridotti a mangiare le scatolette peri cani perché hanno finito i soldi per le medicine.

Gli atleti che si dopano quando cominciano a farlo?
Il doping non c’è solo nelle alte sfere, c’è nelle palestre, sui campi di calcio dei ragazzini. È così che si comincia. Se un giovane sportivo ha stoffa, si allena, fatica, fa una dieta speciale. Ma succede poi che per accelerare i tempi si prenda un “aiutino...”. Che poi diviene un’abitudine e alla fine una bomba a orologeria, che può esplodere in ogni momento della vita.

Chi è che raccomanda l’ “aiutino” ai ragazzi?

A volte anche le famiglie stesse. Dicono all’allenatore del proprio ragazzo “ma perché non gli dà qualcosa, perché non gli dà una vitamina”. Si cerca poi di aumentare la massa muscolare. Si prende, ad esempio, la famosa creatina, nella convinzione che non faccia nulla di male. Oggi, però, grazie a Internet, anche un ragazzo può cominciare a farsi un’idea della creatina e dei suoi possibili effetti.

Che differenza c’è fra il doping di oggi e quello dei tempi di suo padre, gli anni settanta?

Non sono due cose tanto diverse, secondo me. La cosa che è cambiata è l’informazione. Prima se ne sapeva molto meno,oggi, scritti, storie e testimonianze ci danno una conoscenza più ampia del fenomeno. Il nesso che resta fra il doping del passato e quello di oggi è la fiducia che gli sportivi ripongono in chi dice loro “prendi questa roba”. Spesso ci si fida e basta e così ci si incammina su una strada pericolosa.

image
Claudia e Alessandro Beatrice con, nel mezzo, la preside dell'ITC Enrico Fermi di Empoli,
durante un incontro con gli studenti nell'ottobre 2007



Dal sito www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=286 riteniamo utile riportare un interessantissimo articolo della redazione, datato settembre 2008, che riassume un pò questo triste e turpe fenomeno. Lo riportiamo integralmente affinchè possa costituire un elemento in più d'interesse per le tante decine di giovani che ci seguono in questo forum.
Non è stata dimostrata nessuna correlazione tra doping e malattie quali morbo di Gerigh (Sla) e leucemia. Nella storia recente del calcio italiano ci sono però troppi casi sospetti, troppi atleti che si ammalano improvvisamente di patologie gravissime. Alcuni sono morti, altri convivono con menomazioni molto gravi. In molti casi sono loro stessi o i loro familiari ad avanzare sospetti sui tanti medicinali assunti durante la carriera.

I calciatori colpiti da Sla
Il morbo di Gerigh (Sla) ha colpito diversi calciatori che, in epoche diverse, hanno militato nel campionato italiano: Rino Gritti, Franco Tafuni, Piergiorgio Corno, Maurizio Vasino, Luca Pulino, Lauro Minghelli, Adriano Lombardi, Giuliano Taccola, Mauro Bicicli, Guido Vincenzi, Ernst Ocwirk, Gianluca Signorini (nella foto), Fabrizio Gorin, Adriano Longoni, Stefano Borgonovo. Ma si sa per certo che ci sono altri calciatori ammalati.

Adriano Lombardi ricorda: Ci facevano delle iniezioni di corteccia surrenale dopo la partita, oppure il lunedì o il martedì, per favorire il recupero. Qualche volta ce la somministravano anche via flebo, ma non c 'era nulla di strano o di nuovo. Tutte le squadre, all'epoca, facevano queste cose... Posso solo dire che all'epoca il 'Cortex' era molto comune, un ricostituente che davano anche ai bambini .

Le morti “strane”: il caso Fiorentina
Tra i giocatori della Fiorentina dei primi anni Settanta, tre sono morti e altri cinque hanno patito malattie gravi. Il centravanti Nello Saltutti è morto d’infarto il 28 settembre 2003, a 56 anni. Il difensore Ugo Ferrante è morto il 29 novembre 2004, a 59 anni, per un carcinoma spinocellulare alle tonsille. Il centrocampista Bruno Beatrice è morto il 16 dicembre 1987, a 39 anni per una leucemia linfoblastica acuta. Il terzino Pietro Longoni, oggi 62enne, è costretto su una sedia a rotelle da una vasculopatia cardiaca. L’ala destra Mimmo Caso è guarito da un tumore al fegato. Il numero dieci Giancarlo Antognoni, è sopravvissuto a un’improvvisa crisi cardiaca che lo ha colpito il 1° novembre 2004. Giancarlo De Sisti nel 1984, a 41 anni, ha sofferto di un raro ascesso frontale al cervello provocato da un’infezione batterica. Nel 2000 il portiere Massimo Mattolini è stato sottoposto a un trapianto di rene. È proprio Mattolini ad attribuire queste malattie alla dosi massicce di Micoren (un cardiotonico vietato ai sensi delle legge antidoping 376/2000) e Cortex (che potenzia i muscoli e permettono di sopportare meglio la fatica) assunte da buona parte di quella squadra viola.

Bruno Beatrice
La vedova di Beatrice racconta: ''Dal ritiro Bruno mi faceva sempre telefonate chilometriche, roba di tre quarti d'ora. Solo che mentre parlava se ne stava attaccato alle flebo. Io ero perplessa, gliene facevano in continuazione, durante la settimana, prima della partita, dopo la partita, ma lui mi diceva di stare tranquilla, che erano cose normali. Tanto normali che la domenica sera e ancora il lunedì non riusciva a dormire, nel letto era tutto un tremore, uno scatto di nervi e di muscoli che mi ricordavano gli spasmi dei polli dopo che gli hanno tirato il collo. E lui ancora a rassicurarmi, a dirmi che erano le vitamine che aveva preso e che doveva smaltire. Ma non dimenticherò mai che nell'incavo del braccio sinistro aveva tre buchini violacei ormai perenni. Quelle erano le 'prove' delle flebo che gli facevano quando giocava al calcio''.

Nello Saltutti
La moglie di Nello Saltutti ha ricordi simili: “La morte di mio marito è stato un fulmine a ciel sereno, in quegli anni gli hanno dato qualcosa e non si sapeva esattamente di cosa si trattava, perché non c'era la conoscenza di adesso. Anche loro non sapevano quello che prendevano. Dopo il 1998 ci siamo chiesti se quelle erano vitamine oppure no. Il lunedì andavano in infermeria e facevano delle cure ricostituenti. Cosa gli veniva somministrato lo sanno solo il massaggiatore, il dottore e l'allenatore di allora. Mio marito mi diceva che lui non aveva bisogno di fare flebo perché stava bene.

Giuliano Taccola
Taccola giocatore della Roma, morì nel 1969 dopo una trasferta a Cagliari. La vedova Marzia Nannipieri, in causa da trent’anni con Figc e Roma, è convinta che Taccola sia stato ucciso dal doping.

I miracolati
L’ex calciatore e ora allenatore Giovanni Galeone ha dichiarato: “Mi ritengo un miracolato. Con tutti i prodotti che ho assunto a vent'anni devo essere contento di essere vivo”.. Gli ha fatto eco Aldo Agroppi: “Sono fortunato. Soprattutto se venisse dimostrato il legame tra la Sla e certi farmaci che ci venivano somministrati, per esempio Micoren e Cortex. Eravamo molto giovani e molto ignoranti. Ci fidavamo ciecamente di chi ci dava queste sostanze, convinti che fosse per il nostro bene”. Giovanni Ziviani, ex compagno di squadra di Gianluca Signorini (ucciso dal morbo di Lou Gehrig), in un'intervista ha dichiarato: “Il doping vero e proprio nel calcio è iniziato con l'arrivo dei preparatori del ciclismo e dell'atletica, intorno alla metà degli Anni 80. Chissà che cosa succederà tra vent'anni ai ragazzi che oggi vengono riempiti di eritropoietina e ormoni della crescita”.

Il caso Manfredonia
Il 30 dicembre 1989, durante Bologna-Roma, il giallorosso Lionello Manfredonia è colpito da un infarto. Si salva solo perché a Bologna (unico caso nelle serie A di allora) c’è sempre un’ambulanza a bordo campo per le emergenze. Manfredonia è costretto ad abbandonare il calcio, ma il suo infarto desta molti sospetti.

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Sull'argomento puoi leggere:
Palla avvelenata. Morti misteriose, doping e sospetti nel calcio italiano, Calzia Fabrizio; Castellani Massimiliano. Euro 14,50

Edited by Basileus_I - 21/7/2010, 08:50
 
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gringo91
view post Posted on 9/10/2008, 23:16




comunque, parlando da ex calciatore(anche se non di livelli molto elevati)
ti assicuro che nessun calciatore viene obbligato ad assumere droga, a nessuno viene "messa" nella borraccia o nell'asciugamano
quelli che la prendono la prendono solo ed esclusivamente sapendo cosa fanno
il problema principale è che oggi ci sono cose strane, soprattutto nel calcio, partendo dalla creatina e arrivando al metadone
la creatina è accettata ed approvata in molti sport, i ciclisi ne fanno regolarmente uso ed è in vendita in molte farmacie, ciò non toglie che sia droga...
mettiamola così
il mister:"vuoi la creatina?"
il calciatore:"e che è?""
il mister:"un'aiuto"(lol"
il calciatore:"e cosa fa?"
il mister:"ah niete i ciclisti la prendono sempre"
il calciatore"ah ok allora"
sniff sniff

il problema è... in pratica sta cosa che fa?
spero sia chiaro che il problema principale è la disinformazione e la mancanza di studi scientifici sull'argomento(non che non ce ne siano, solo che se ese una droga nuova ogni 3 giorni gli scienziati come fannoa sapere cosa fa?)
 
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BasileusI
view post Posted on 10/10/2008, 09:44




CITAZIONE (gringo91 @ 10/10/2008, 00:16)
mettiamola così
il mister:"vuoi la creatina?"
il calciatore:"e che è?""
il mister:"un'aiuto"(lol"
il calciatore:"e cosa fa?"
il mister:"ah niete i ciclisti la prendono sempre"
il calciatore"ah ok allora"
sniff sniff

il problema è... in pratica sta cosa che fa?
spero sia chiaro che il problema principale è la disinformazione e la mancanza di studi scientifici sull'argomento(non che non ce ne siano, solo che se ese una droga nuova ogni 3 giorni gli scienziati come fannoa sapere cosa fa?)

Lo sport non deve avere alcun alimento, integratore o apporto di qualsivoglia natura che non sia la propria naturale capacità motoria o muscolare. Le sostanze che citi non si vendono nei negozi alimentari, ma si fabbricano nelle industrie farmaceutiche. A mio parere, chi ne fa uso va squalificato a vita e chi le suggerisce rinchiuso in galera per 20 anni. Senza mezzi termini ne pietismi. Anche perchè, molto spesso, si tratta di ragazzini e allora l'aggravante deve essere esemplare.
 
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gringo91
view post Posted on 12/10/2008, 20:49




CITAZIONE
CITAZIONE (gringo91 @ 10/10/2008, 00:16)
mettiamola così
il mister:"vuoi la creatina?"
il calciatore:"e che è?""
il mister:"un'aiuto"(lol"
il calciatore:"e cosa fa?"
il mister:"ah niete i ciclisti la prendono sempre"
il calciatore"ah ok allora"
sniff sniff

il problema è... in pratica sta cosa che fa?
spero sia chiaro che il problema principale è la disinformazione e la mancanza di studi scientifici sull'argomento(non che non ce ne siano, solo che se ese una droga nuova ogni 3 giorni gli scienziati come fannoa sapere cosa fa?)

Lo sport non deve avere alcun alimento, integratore o apporto di qualsivoglia natura che non sia la propria naturale capacità motoria o muscolare. Le sostanze che citi non si vendono nei negozi alimentari, ma si fabbricano nelle industrie farmaceutiche. A mio parere, chi ne fa uso va squalificato a vita e chi le suggerisce rinchiuso in galera per 20 anni. Senza mezzi termini ne pietismi. Anche perchè, molto spesso, si tratta di ragazzini e allora l'aggravante deve essere esemplare.

ma se vedi gli ingredienti degli alimenti che ingurgiti ti accorgi che è pieno dappertutto
per fare 2 esempi
nelle vitamine acutil c'è scritto in grande CON CREATINA E CARNITINA
nella redbull c'è + taurina che acqua
ora...
uno che gioca a calcio non può nanche bersi una cavolo di redbul?
poi nei regolamenti sono specificate solo alcune sostanze, come detto sopra la creatina nel ciclismo è perfettamente legale(non so se su tuti i regolamenti, fatto sta che se vai in un negozio di biciclette, te la vendono tranquillamente)
poi ora è tutto "lavorato chimicamente"
ogni almento che ingerisci è trattato chimicamente, soprt o no
vuoi arrestare anche quelli della barilla?:4_1_72.gif:
:mf_type.gif: = marco se lo fanno davvero asd
 
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BasileusI
view post Posted on 12/10/2008, 21:57




CITAZIONE (gringo91 @ 12/10/2008, 21:49)
ma se vedi gli ingredienti degli alimenti che ingurgiti ti accorgi che è pieno dappertutto
per fare 2 esempi
nelle vitamine acutil c'è scritto in grande CON CREATINA E CARNITINA
nella redbull c'è + taurina che acqua
ora...
uno che gioca a calcio non può nanche bersi una cavolo di redbul?
poi nei regolamenti sono specificate solo alcune sostanze, come detto sopra la creatina nel ciclismo è perfettamente legale(non so se su tuti i regolamenti, fatto sta che se vai in un negozio di biciclette, te la vendono tranquillamente)
poi ora è tutto "lavorato chimicamente"
ogni almento che ingerisci è trattato chimicamente, soprt o no
vuoi arrestare anche quelli della barilla?:4_1_72.gif:
:mf_type.gif: = marco se lo fanno davvero asd

Carcere duro contro ogni sofistificazione.
 
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gringo91
view post Posted on 12/10/2008, 22:02




azz...
certo non ti do torto però... lol mi sembra un po' esagerato...
 
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5 replies since 6/10/2008, 17:15   2197 views
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