BATTAGLIA DI AUSTERLITZ, 05 DICEMBRE 2010 - RIEVOCAZIONE

BATTAGLIA di AUSTERLITZ

fonte: www.corriere.it

Rivive la battaglia di Austerlitz - Decine di persone in costume impegnate nella ricostruzione della
battaglia napoleonica di Austerlitz nei pressi di Slavkov, in occasione del 205esimo anniversario
(Reuters)

Prologo della battaglia
L'esercito austriaco comandato dal generale Karl Mack von Leiberich, venne pesantemente sconfitto dalle truppe napoleoniche ad Ulma, cittadina avamposto sulla strada che conduceva a Vienna. Per sbaragliare gli austriaci era necessario ingaggiare battaglia prima che potessero a loro ricongiungersi le truppe dello Zar. Per ottenere ciò, Napoleone concentrò le proprie forze militari con una rapidità sbalorditiva che non aveva precedenti nela storia militare moderna, riuscendo a sorprendere ed accerchiare il generale austriaco Mack nella città di Ulma. Il 20 ottobre Mack fu costretto ad arrendersi quasi senza combattere, aprendo a Napoleone la strada verso la capitale austriaca Vienna.
Subito dopo, giocando abilmente d'astuzia, il Bonaparte, per sbaragliare definitivamente i suoi nemici austro-russi, fece loro credere di trovarsi in gravi difficoltà tattiche (soldati stremati dalla lunga campagna di conquista, linee di comunicazione eccessivamente allungate e, soprattutto, la necessità di non rimanere per troppo tempo lontano dalla Francia, essendone il monarca assoluto responsabile anche di tutta la macchina amministrativa). Per avvalorare nei suoi avversari questa sensazione finse di dimostrarsi molto accondiscendente nelle trattative diplomatiche precedenti lo scontro risolutivo e fece abbandonare dai suoi soldati l'altura del Pratzen, apparentemente strategica perchè dominava il campo di battaglia.

Scontro
Lo stratagemma ottenne l'esito sperato: gli austro-russi attaccarono il fianco destro dei francesi, quello posizionato sulla strada che conduceva a Vienna e che Napoleone volutamente indebolì, probabilmente per far credere loro di non avere alcuna intenzione di raggiungere la Capitale austriaca dell'allora Sacro Romano Impero. Ma, proprio come il genio strategico di Napoleone aveva supposto, essi caddero nella trappola senza avvedersi che gli spazi ristretti avrebbero reso assai difficili le loro manovre congiunte, che infatti si ostacolarono enormemente. Napoleone ne approfittò per attaccare pesantemente il centro della coalizione nemica, lasciato sguarnito proprio in previsione dell'attacco in massa sul fianco destro francese, assegnandone il compito ad una riserva composta da 17.000 soldati, al comando del maresciallo Soult.
Le forze di Kutuzov, sorprese dall'improvvisa manovra di sfondamento al centro, furono messe in rotta dopo un furioso combattimento. Con il centro sbaragliato, le due ali della coalizione furono tagliate fuori, con la conseguenza che l'intero schieramento austro-russo ripiegò disordinatamente verso gli stagni di Monitz e sul lago palustre, ma ghiacciato, di Satschan. Napoleone ne approfittò ordinando alla propria artiglieria di aprire il fuoco sulle lastre di ghiaccio, la cui rottura determinò laffogamento di molti soldati russi e austriaci.

Epilogo
Dopo questa disfatta, che per i Francesi registrò 9 mila tra morti, feriti e prigionieri, contro gli oltre 25 mila dell'armata austro-russa, lo Zar si ritirò dall'Austria e gli austriaci furono costretti a firmare il 26 dicembre il Trattato di Presburgo, col quale cedevano molti territori ai francesi.
La battaglia di Austerlitz è conosciuta anche come la Battaglia dei tre Imperatori, dato che vi presero parte l'Imperatore Napoleone I, lo Zar Alessandro I di Russia, e l'imperatore del Sacro Romano Impero Francesco II.

(foto tratta da Wikipedia, l?enciclopedia libera)

Napoleone è un mito....